
Conclusa a Tarragona in Spagna la “olimpiade” dei paesi che affacciano sul “Mare Nostrum”
GIOCHI DEL MEDITERRANEO: DUE ORI, QUATTRO ARGENTI, UN BRONZO AI CAMPANI
I pugili Di Serio e Mouhiidine sul podio più alto, i calciatori Corbo, Portanova e Merola secondi con gli azzurrini, bene il judoka D’Arco e il cavaliere Garofalo
Due ori, quattro argenti e un bronzo per gli atleti campani ai Giochi del Mediterraneo conclusi nei giorni scorsi a Tarragona in Spagna, dove l’Italia si è classificata al primo posto per numero di medaglie conquistate. Si tratta dei pugili Raffaele Di Serio, attualmente al Gruppo Sportivo Esercito, ma appartenente all’Excelsior Marcianise, che ha vinto il titolo nella categoria -56 kg., e Aziz Mouhiidine, irpino, già della Asd Olympic Planet di Mercato San Severino, che ha vinto nella categoria+91 kg.
Medaglie d'argento sono andate ai tre componenti della squadra di calcio sconfitta in finale dalla Spagna e cioè l'attaccante Davide Merola, nato a S. Maria Capua Vetere, poi, dopo esperienze calcistiche nella città natale ed a Capua, dal 2012, dopo il trasferimento a Milano, gioca con le giovanili dell’Inter; il difensore Gabriele Corbo di Napoli, formatosi alla Scuola Calcio Damiano Promotion e, dopo esperienze nelle giovanili dell'Inter, del Benevento, di Torre Annunziata, è a La Spezia squadra di serie B; il centrocampista Manolo Portanova, nato a Napoli, ora alla Juventus Primavera dopo una parentesi alla Lazio, figlio d'arte di Daniele, storico difensore a Siena, Bologna e Genova. La quarta medaglia d'argento è stata vinta dal judoka Vincenzo D'Arco nella categoria +100, napoletano ora al Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle. Il bronzo, infine, è stato vinto dal cavaliere napoletano Giampiero Garofalo componente della squadra azzurra nel concorso equestre.
Ai Giochi di Tarragona la Campania ha preso parte con 28 atleti di cui 18 di Napoli, 5 di Salerno, 3 di Caserta, 1 di Avellino, 1 di Benevento. Questo l'elenco: per Caserta Raffaele Di Serio (pugilato), Davide Merola (calcio); per Benevento: Stefania Pirozzi (nuoto); per Avellino: Aziz Mouhiidine (pugilato); per Salerno: Roberto Botta (taekwondo), Marco Gallo (vela), Laura Casale (pallamano), Giuseppa Napoletano (pallamano), Angelo Crescenzo (karate);per Napoli: Zeno Bertoli, Vincenzo Renzuto Iodice e Alessandro Velotto (pallanuoto), Valentina Landri, Rita Trombetta e Pasquale Maione (pallamano); Manolo Portanova e Gabriele Corbo (calcio); Valerio Cuomo (scherma); Dario di Martino (tiro a segno); Vincenzo D'Arco, Diego Rea e Antonio Esposito (judo); Emanuela Liuzzi (lotta); Luca Maresca ed Erminia Perfetto (karate); Rosario Maddaloni (badminton); Giampiero Garofalo (sport equestri).

Sabato 23 giugno, nell’area archeologica di Capaccio Paestum, si sono svolte le Fasi Regionali di “Sport in…Comune”, progetto ideato e promosso dal CONI Campania in collaborazione con le delegazioni provinciali. Al termine della manifestazione, seguendo il regolamento generale, il CONI ha stilato due classifiche, quella per gruppi di appartenenza e quella per l’assegnazione del Trofeo.
In particolare, il Trofeo è stato assegnato in base alle classifiche generali delle singole discipline sportive, tenendo conto dei migliori 4 piazzamenti ottenuti dai Comuni.
scarica: classifica 1; classifica 2;

Nell’incantevole cornice del Parco Archeologico di Paestum, sabato 23 giugno è andato in scena l’atto conclusivo di “Sport in…Comune”, progetto ideato e promosso dal CONI Campania in collaborazione con le delegazioni provinciali. Alla kermesse hanno partecipato i Comuni delle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno che hanno aderito all’iniziativa.
Sotto un sole prima incerto e poi caldissimo, centinaia di ragazzi si sono sfidati in 10 discipline più un circuito CONI: Atletica, Bocce, Tennis, Ciclismo, Pallamano, Arti Marziali, Pallacanestro, Pallavolo, Pattinaggio e Tennis Tavolo. Abbracciati dagli splendidi templi greci, i giovani atleti si sono divertiti e messi alla prova vivendo un’esperienza di sport unica. Il presidente del CONI Campania, Sergio Roncelli, insieme al sindaco di Capaccio Paestum, Francesco Palumbo, ha dato il via alle gare con l'accensione del tripode.
Questi i Comuni che hanno trionfato nelle differenti classifiche per gruppi di appartenenza:
GRUPPO A (comuni fino ai 5mila abitanti): 1° POSITANO
GRUPPO B (comuni fino ai 15mila abitanti): 1° SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO
GRUPPO C (comuni oltre i 15mila abitanti): 1° CAPACCIO PAESTUM
Nella classifica globale finale, il Trofeo “Sport in…Comune” è stato vinto dal comune di Capaccio Paestum, che succede a Baronissi, vincitore della scorsa edizione.

Lunedì 18 giugno, presso la sede del CONI a Napoli, è stato stilato il Protocollo d’intesa CONI - Centro Giustizia Minorile per la Campania. Entra così prepotentemente in carcere lo sport con il suo carico di significato e valori. «Attenzione rivolta ai giovani. Se le famiglie e la scuola vacillano, lo sport regge le sfide del quotidiano e il suo messaggio appare credibile tra i ragazzi. Le regole dello sport aiutano a vivere bene e a diventare cittadini onesti», ha dichiarato Sergio Roncelli, presidente Coni Campania, annunciando le prossime iniziative congiunte con il Ministero della Giustizia.
«Un tavolo operativo per programmare un piano d’azione, che prevede attività ludico-sportive per i detenuti minorenni da realizzare presso gli Istituti Penali, rivolte non solo al miglioramento della condizione psico-fisica ma anche al reinserimento in società attraverso tirocinio e qualificazione tecnica, che offriranno opportunità formative e professionalizzanti». Le Federazioni assicurano piena disponibilità con i Vicepresidenti CONI Matteo Autuori (FIS) e Sergio Avallone (FICK), il Delegato Coni Napoli Agostino Felsani, Aldo e marco Castaldo della FGI, Lello De Salsi della FIN ed i numerosi dirigenti degli Enti di promozione Sportiva presenti. Si interviene dove c’è disagio giovanile. «Crediamo tanto nel messaggio universale dello sport. Ben venga fornire ai ragazzi queste possibilità di reale cambiamento. Fine positivo la collaborazione di squadra, improntata al rispetto della legge e non indirizzata a commettere reati. Lo sport sviluppa passioni, insegna il rispetto degli avversari, aiuta a scoprire la propria personalità. Il valore educativo dello sport trasmette il rispetto della libertà e degli altrui diritti. Si ottiene molto di più, lavorando di squadra», ha affermato Gemma Tuccillo, Capo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.
Dello stesso avviso Patrizia Esposito, presidente del Tribunale dei Minori di Napoli, intervenuta in modo convinto in via Alessandro Longo, che ha da subito condiviso la felice intuizione di realizzare attività sportive attrattive in favore dei giovani reclusi pensate da Maria Gemmabella, Dirigente Centro Giustizia Minorile per la Campania. «E’ importante impegnarsi nello sport soprattutto in un mondo sempre connesso privo di regole, nel quale noi adulti non siamo stati in grado di accompagnare i ragazzi. Fondamentale il rispetto delle regole per ottenere il risultato così come l’importanza del gioco di squadra», ha spiegato il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli Maria de Luzenberger Milnernsheim. «Si avvicinano i ragazzi allo sport con una best practise da diffondere sull’intero territorio nazionale», le conclusioni affidate a Patrizia Imperato, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Salerno. Presente Gianluca Guida, responsabile dell’Istituto penale per Minorenni di Nisida ed altri direttori dei servizi minorili della Campania. Si mettono a sistema diversi attori a vario titolo e si configura il connubio sport & giustizia. Semi di legalità che daranno certamente i loro frutti.